“La mia storia per DEA” di Valentina Volpe Andreazza

“La mia storia per DEA” di Valentina Volpe Andreazza

Vivo e lavoroa tra Milano e Bruxelles. Ho svolto gli studi musicali presso il Conservatorio “C. Pollini” di Padova, ai quali ho affiancato quelli universitari, laureandomi in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali presso l’Università degli Studi di Padova, con una tesi incentrata sulla figura di Giuseppe Verdi e il ruolo fondamentale che ebbe il Melodramma durante tutto il periodo risorgimentale.

Dal 2013 collaboro con diverse Istituzioni sia italiane che europee quali, a titolo d’esempio, il Ministero dell’Ambiente della Tutela e del Territorio e del Mare, l’Ambasciata d’Italia presso il Regno del Belgio, la Convenzione delle Alpi, per la quale ho organizzato e coordinato diversi eventi tra i quali l’interludio musicale Verdi Armonie, durante la conferenza diplomatica di fine mandato della Presidenza italiana, tenutasi a Bruxelles nel dicembre 2013.

Ho studiato management dello spettacolo presso l’Accademia Teatro alla Scala, dove tutt’ora, sensibile al tema della didattica, sto partecipando al progetto di inclusione sociale “La Scala fa scuola. Un coro in città” promosso dalla stessa Accademia, dal Teatro alla Scala, dal Comune di Milano e da Fondazione TIM per coinvolgere e avvicinare gli allievi delle scuole elementari della periferia milanese al mondo del canto e della musica.

Nell’ottobre del 2016 ho ricevuto il riconoscimento per il miglior contenuto interculturale tra Europa e Asia, consegnato da Asian Studies Group e da Expo in Città, come interprete e co- ideatrice del concerto “Europa e Asia in Musica”, svoltosi a Milano durante Expo 2015.

Da sempre incline al dialogo musicale interculturale, nel 2016 ho debuttato al Teatro alle Vigne di Lodi lo spettacolo giapponese “Fushikaden Tenka no Emotions – Lo spirito del fiore – Le emozioni del mondo”, interpretando, in lingua originale, arie della tradizione giapponese, alla presenza del Console Generale del Giappone in Italia, in occasione del 150 anni di amicizia con l’Italia.

Sono ideatrice, coordinatrice e interprete di “Euphonìa”, reinterpretazione dell’Inno alla Gioia di Beethoven, video realizzato in collaborazione con altri giovani creativi italiani ed importanti partner tecnici milanesi per la #ode2joy challenge promossa dall’Associazione Europa Nostra. Il video ha raccolto numerosi consensi di pubblico in termini di visualizzazioni (diecimila in una settimana), venendo proiettato al Summit europeo della Cultura di Berlino, dove è stato selezionato tra i video risultati vincitori del contest.

Nel febbraio del 2018 ho collaborato con il Parlamento Europeo, in occasione dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale, coordinando e interpretando il concerto dedicato ad Aquileia, crocevia di Popoli durante l’Impero Romano, alla presenza degli allora Commissari Europei per la cultura e l’industria.

Il 21 febbraio 2019 sono stata incaricata dalla Presidenza del CESE – Comitato Economico e Sociale – di ideare e coordinare l’intermezzo musicale Euphonìa and Vitruvian Europe, in occasione della plenaria “Civil Society for rEUnaissance” che ha avuto luogo presso la Commissione Europea, alla presenza dei Presidenti Junker, Tajani e Jahier e di 450 membri del CESE, nonché altre importanti autorità europee, compresa l’attivista Greta Thumberg.

Nel novembre del 2019 sono stata invitata a presentare il mio progetto Music4Diplomacy, musica come strumento per le relazioni internazionali nell’ambito della diplomazia culturale, durante la conferenza internazionale dedicata al patrimonio culturale e alla diplomazia, svoltasi a Bruxelles.

Musica e cultura, alla riscoperta delle radici europee, in un viaggio verso la conoscenza dell’altro, che da estraneo diventa vicino, sono i temi che Valentina ha scelto di proporre nella sua missione di artista, collaborando con artisti sia europei che extraeuropei, partendo dal vicino Mediterraneo.

È in questo spirito di dialogo e confronto interculturale che nell’estate del 2020 nasce la collaborazione con l’ecclettico Abdo Buda Marconi trio e la produzione “Sulle tracce di Europa”.