“Fattore 1%. Piccole abitudini per grandi risultati”di Luca Mazzucchelli. Recensione di Michele Sabatini

“Fattore 1%. Piccole abitudini per grandi risultati”

di Luca Mazzucchelli

Letto su consiglio di un amico, “Fattore 1%. Piccole abitudini per grandi risultati” è il libro che lo  psicologo, psicoterapeuta e divulgatore Luca Mazzucchelli ha dato alle stampe per i tipi di Giunti Editore.

Scritto in prima persona, con un tono colloquiale e diretto ed uno stile semplice ed esaustivo, Mazzucchelli con questo suo saggio si propone di accompagnare il lettore in un viaggio nel mondo della psicologia del comportamento abitudinario per aiutarlo, passo dopo passo, a comprendere e creare automatismi in grado di spingerlo a diventare la persona che vorrebbe essere.

La metà delle azioni che compiamo ogni giorno sono automatismi. Pur non pensandoci, questi movimenti automatici, in maniera quasi impalpabile, determinano la persona che diventeremo in futuro. Che ci piaccia o no, oggi noi siamo niente di più e niente di meno che il risultato delle abitudini che abbiamo adottato. E domani saremo il prodotto delle abitudini che decideremo di fare nostre.

Fumiamo venti sigarette al giorno o facciamo sport? Mangiamo al fast-food o a casa cucinando sano? Ascoltiamo i sentimenti spiacevoli o li evitiamo? Dedichiamo le ultime ore della nostra giornata ai social o alla lettura? Le abitudini sono quella forza invisibile che lentamente e senza tregua determina la nostra persona, dà forma alla nostra identità e all’immagine che gli altri hanno di noi. Ecco perché sono così importanti.

La buona notizia è che possono essere studiate, sviluppate e modificate e che, grazie ad esse, è possibile realizzare ciò che si desidera essere. Insomma, si può sfruttare il loro potenziale per abbandonare le abitudini sbagliate e adottare quelle vincenti.

”Fattore 1%. Piccole abitudini per grandi risultati” intende presentare un metodo innovativo per trasformare, passo dopo passo (un 1% alla volta appunto), i comportamenti che per noi sono importanti in azioni facilmente ripetibili, quindi in abitudini forti e sostenibili nel tempo.

Attraverso esempi ed esercizi, Mazzucchelli propone un modello di cambiamento e miglioramento personale accessibile, basato sulla forza delle abitudini rispetto alla motivazione. Perché un conto è la motivazione estemporanea, l’impulso dato dall’esterno che dura poco e quindi è molto instabile (motivazione estrinseca), ben altro è la motivazione intrinseca, l’automotivazione, quella capace di durare a lungo e di operare anche quando i facili entusiasmi sono evaporati. L’automotivazione si poggia sulle abitudini: “Come sa bene anche il più motivato degli atleti, c’è sempre il giorno in cui ti alzi dal letto e non hai voglia di allenarti. Quel giorno, l’unica cosa che ti salva è la tua abitudine a lavorare duro”.

La tesi attorno a cui l’autore ha costruito il suo saggio è che il cambiamento sostenibile nel tempo non passi tanto attraverso la ricerca della motivazione – elemento utile, ma dai più sopravvalutato – bensì dall’acquisizione della abitudini che ci portano step by step verso la realizzazione di ciò che vogliamo essere. Per questo occorre studiare la scienza delle abitudini, per diventare capaci di comprendere quali accorgimenti mettere in campo per far sì che il nostro impeto iniziale non vada perso.

Automotivazione. Autodisciplina. Ma come sbloccarsi nel processo di acquisizione di nuove e positive abitudini? Attraverso la logica del fattore 1%, uno step mentale necessario per trasformare la propria esistenza, un centimetro alla volta, partendo dal non fare nulla (oppure in modo discontinuo) al fare qualcosa ogni giorno, per un lungo periodo di tempo. Così da concentrarsi successivamente su quali comportamenti automatizzare e quali no, in altre parole su quale direzione dare alla propria vita.

Claude Bernard è solito parlare di omeostasi definendo quel fenomeno per cui quando una persona prova a cambiare, il sistema in cui si inserisce il cambiamento esercita una forza uguale e contraria volta a ripristinare l’equilibrio di partenza, anche qualora esso sia disadattivo. Tuttavia esistono degli espedienti per aggirare o abbattere le resistenze del sistema ad essere modificato.

Giorgio Nardone identifica tre processi di cambiamento capaci di aggirare queste resistenza naturali: il cambiamento graduale, il cambiamento catastrofico e il cambiamento geometrico-esponenziale. Funzionali al metodo divulgato in questo saggio sono gli ultimi due. Nel cambiamento catastrofico il paziente viene guidato da manovre dirette, indirette o paradossali che, come un fulmine, colpiscono e abbattono le resistenze, provocando un cambiamento immediato. Nel cambiamento geometrico-esponenziale si mette in atto quello che nella scienza viene definito “effetto butterfly” per cui anche noi, nella nostra quotidianità, possiamo partire da quelle piccole modifiche capaci di eludere le resistenze e innescare nel tempo un cambiamento. Nel cambiamento catastrofico un atto potente e diretto conduce a un effetto importante. Invece nel caso del cambiamento geometrico- esponenziale una piccolissima azione, a cui successivamente viene applicata un’accelerazione, porta a un grande cambiamento.

Il metodo illustrato in questo libro è sviluppato nel solco del cambiamento geometrico-esponenziale. Introdurre un cambiamento dell’1% innesca un altro piccolissimo cambiamento e la somma dei piccoli cambiamenti produce il grande cambiamento, ma con un’accelerazione geometrica. È come se un piccolo passo alla volta venisse introdotto nel sistema una sorta di “virus”, in grado di aggirarne le resistenze – i vecchi schemi – e modificarne l’intero organismo.

In altri termini attraverso la logica del fattore 1% viene introdotto nel sistema un nuovo apprendimento. Tale apprendimento, attraverso l’esercizio e la ripetizione, diverrà poi acquisizione. Le acquisizioni mantenute nel tempo diventano abitudini. Un’abitudine così acquisita tenderà ad essere resistente al cambiamento, cioè a mantenersi nel tempo. Sarà compito  della persona, nello spirito di un cambiamento evolutivo – ovvero che poggia su un equilibrio discreto che si abbia interesse a migliorare – far si che tale resistenza non si irrigidisca eccessivamente, ma si mantenga flessibile. In continua evoluzione.

 

Luca Mazzucchelli. Psicologo, psicoterapeuta e imprenditore. Coach, comunicatore e divulgatore di successo, racconta quotidianamente la psicologia a centinaia di migliaia di persone attraverso i suoi canali social e intervenendo come speaker nei corsi organizzati dalle più grandi aziende italiane. Nel 2018 è stato premiato come miglior “Psychological Coach” italiano dall’Associazione Italiana Coach che lo ha indicato come una delle 10 persone che più influenzeranno nei prossimi anni la formazione e il coaching in Italia. È intervenuto come speaker nei contesti più vari: dai TEDx allo SMAU, dalla Social Media Week a congressi di settore. Nel 2019 la nota trasmissione X Factor lo ha coinvolto come mental coach per supportare i concorrenti nel far emergere il loro potenziale e talento. Per Giunti Editore dirige la rivista “Psicologia contemporanea”, è consulente editoriale di collane ed è autore di “Fattore 1%: Piccole abitudini per grandi risultati” e “L’era del cuore: Come trovare il coraggio per essere felici”. Per maggiori informazioni www.lucamazzucchelli.com  
 

Michele Sabatini

Link all’articolo originale https://uozzart.com/2021/04/20/fattore-1-piccole-abitudini-luca-mazzucchelli/

 

SCHEDA LIBRO

Titolo: Fattore 1%. Piccole abitudini per grandi risultati

Autore: Luca Mazzucchelli

Editore: Giunti Psychometrics

Anno edizione: 2019

Pagine: 176 p.

ISBN: 9788809988569

Prezzo: € 20,00